10 comandamenti per 10 saggi
aprile 2, 2013 2 commenti
Se fossi nei 10 saggi nominati dal Presidente Napolitano, consiglierei questo al futuro Premier.
- Non avere altro interesse all’infuori dell’amore per il tuo popolo, in modo particolare per i più deboli e indifesi.
- Non parlare invano, ne’ in TV ne’ sul web: lascia perdere le cose che farai chissà quando e se avrai tempo, parla solo di quello che hai fatto oggi e che hai in programma domani. Il resto crea solo false illusioni.
- Ricordati di usare bene il tuo tempo. E per il tuo popolo crea solo lavoro a sufficienza, per tutti e ciascuno secondo le sue capacità. Perché nei giorni di festa e quando non sei al lavoro è necessario curare gli affetti, l’arte, la musica, gli interessi scientifici, lo sport. In questo modo tutti sorrideranno di più. E se il PIL non aumenterà più di tanto poco conta: l’importante è che aumenti il FIL (Felicità interna lorda).
- Onora i Padri e le Madri. Prenditi cura degli anziani, dei pensionati, degli esodati. Assicurati che le donne abbiano i diritti che meritano esattamente come gli uomini. Ma ricorda anche i padri della Repubblica e chi ti ha permesso di essere libero e di avere benessere. Non permettere che la loro memoria scompaia.
- Non uccidere. Mai. E non solo con la violenza fisica, psicologica o verbale, ma anche evitando di togliere le speranze. Soprattutto ai giovani, che hanno il diritto di sognare. E non urlare! C’è bisogno di bellezza per restituire speranza, non di chi urla più forte! Hai visto Papa Francesco? Fai come lui.
- Le tue intenzioni siano pure, non avere secondi fini e/o conflitti di interessi. Ti distoglierebbero dalla cura dei tuoi figli, che sono tutto il popolo. Perché non si possono servire due padroni …
- Non rubare. E’ giusto che i ladri vengano assicurati alla giustizia ed è anche compito tuo verificare che questo accada, ma tu per primo devi dare il buon esempio.
- Sii figlio della verità a qualsiasi costo e non mentire al tuo popolo, perché creda in te e ti prenda ad esempio.
- Desidera il giusto per te, ma che sia proporzionato ai desideri degli altri: se tutti vogliono tutto non rimarrà niente a nessuno.
- E non desiderare la Terra d’altri: di pianeti ne abbiamo soltanto uno e lo stiamo già spremendo al di là delle sue capacità. Prenditene cura, a cominciare dalla terra d’Italia.